9 persone su 10 non sono informate sul proprio impatto sulla natura.
L’organizzazione Leave no Trace, negli USA, si occupa di ricerca, di educazione ambientale e di iniziative rivolte alle persone che frequentano l’outdoor, fornendo gli strumenti per divertirsi all’aria aperta responsabilmente e per proteggere consapevolmente l’ambiente.
I principali problemi affrontati da LnT sono: sentieri e aree naturali danneggiati, acque inquinate, fauna a rischio, incendi boschivi distruttivi, Parchi sovraffollati, connessione dei giovani con la Natura.
I 7 principi del Leave no Trace rappresentano uno schema semplice di buone pratiche per minimizzare il nostro impatto durante tutte le attività all’aria aperta. Ogni principio tratta un argomento specifico e offre informazioni dettagliate per contenere gli effetti del nostro passaggio.
1.Pianifica e prepara: Pianificare e preparare adeguatamente una gita o un’escursione consente di affrontare con serenità e in sicurezza la nostra avventura, e al tempo stesso di limitare il nostro impatto sull’ambiente. Gli aspetti principali da tenere in conto quando organizziamo un’escursione sono: la meta e le aspettative; le abilità e l’allenamento dei partecipanti; la conoscenza del posto (attraverso documentazione scritta, mappe, ufficio informazioni locale, etc…); equipaggiamento e abbigliamento; valutazione di tutte le attività in base agli obiettivi e alle capacità di tutti i partecipanti; appunti di eventuali precedenti escursioni nella stessa zona. Atri fattori da tenere in considerazione sono: il meteo; il terreno; eventuali regolamenti ed ordinanze locali; eventuali proprietà private; la velocità media di cammino del gruppo; una stima sulla quantità di cibo necessaria (sufficiente, ma non in eccesso). E’ inoltre importante organizzarsi in modo da produrre meno rifiuti possibile e per riportarli a casa agevolmente.
2. Viaggia e campeggia su superfici resistenti: quando camminiamo in ambiente naturale dobbiamo considerare quanto questo sia delicato. Una superficie vegetata sarà danneggiata dal calpestio ripetuto, le specie presenti non saranno in grado di riprendersi e il suolo diventerà arido e facilmente soggetto ad erosione. Per questo motivo è necessario seguire i sentieri, mantenendosi sulla traccia principale ed evitando quindi di inventare varianti o scorciatoie. Se abbiamo necessità di abbandonare il sentiero (ad esempio per cercare “un bagno”, per fare un picnic, per esplorare una zona selvaggia, etc…) dobbiamo considerare la resistenza del terreno, preferendo di passare su rocce, sabbia, ghiaia piuttosto che su prati fioriti. Allo stesso modo, se decidiamo di montare la tenda in natura, dobbiamo considerare alcuni fattori importanti: la fragilità del suolo e della vegetazione, il disturbo alla fauna selvatica, eventuali tracce precedenti di campeggio o di utilizzo e la nostra potenzialità di danneggiare l’ambiente.
3. Smaltisci correttamente i rifiuti: i rifiuti abbandonati in natura non solo rovinano l’esperienza di chi verrà dopo di noi, ma rappresentano un grave danno all’ambiente, all’inquinamento delle acque e alla vita della fauna selvatica. Non si tratta solo di carta, di plastica e di rifiuti indifferenziati, ma anche dei nostri rifiuti organici, degli avanzi di cibo, etc… Ricordiamoci quindi di portare via tutta l’immondizia e gli avanzi e gli scarti del cibo: anche ciò che ritieniamo biodegradabile rappresenta una forma di inquinamento, e per gli animali il cibo umano è nocivo. Per quanto riguarda invece i rifiuti organici solidi, la soluzione migliore è di solito il cat hole.
4. Lascia quello che hai trovato: consentiamo a chi verrà dopo di noi di vivere le tue stesse esperienze ed emozioni, lasciando piante, fiori, rocce, manufatti archeologici e qualsiasi oggetto interessante dove e come li abbiamo trovati. Lasciamo i posti che visitiamo così come li abbiamo trovati: evitiamo di scavare buche o di costruire barriere, di danneggiare gli alberi e le piante, etc…
5. Riduci al minimo il rischio di incendi boschivi: evitiamo di accendere fuochi a terra e scegliamo sempre aree attrezzate per le nostre grigliate; se decidiamo di campeggiare all’aperto scegliamo un fornello a gas o un barbecue rialzato da terra. Nel rispetto dell’ambiente, evitiamo inoltre di danneggiare le piante per ricavare legna da ardere. Non abbandonare la brace o la cenere, anche se sono fredde. Informiamoci su regole e disposizioni del luogo prima di partire, e rispettiamole.
6. Rispetta la fauna selvatica: Scopriamo la fauna selvatica osservandola da lontano, in modo da non spaventare gli animali od obbligarli a fuggire; non diamo loro cibo (il cibo umano è dannoso per gli animali selvatici, interferisce con la loro capacità di procurarsi il cibo, ostacola la selezione naturale, rende gli animali selvatici troppo confidenti con l’uomo); prestiamo attenzione a non inquinare in alcuna maniera le fonti d’acqua.
7. Rispetta gli altri visitatori: la buona educazione e la cortesia per gli altri visitatori aiutano tutti a godere della propria esperienza all’aperto. Rumori eccessivi, animali domestici non controllati e un ambiente danneggiato tolgono il fascino naturale agli spazi aperti. Consideriamo sempre con attenzione a come la nostra esperienza influenzi il modo in cui qualcun altro apprezza la vita all’aria aperta. Quando camminiamo sui sentieri stretti di montagna, ricordiamo di dare precedenza a chi sta salendo; dove non diversamente segnalato, i cavalli hanno precedenza sugli altri escursionisti, e questi hanno precedenza sulle biciclette.
NB. quella che vi ho fornito è una traduzione molto semplificata dei 7 principi elaborati da Leave no Trace; se conoscete la lingua inglese, vi esorto quindi ad approfondire sul loro sito. Le linee guida formulate per i grandi Parchi americani non sempre sono applicabili negli ambienti europei altamente antropizzati, ma sono comunque utili per risvegliare la consapevolezza del nostro impatto sull’ambiente e forniscono preziosi consigli per le nostre avventure outdoor.
© 1999 by the Leave No Trace Center for Outdoor Ethics: www.LNT.org.