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Cumuli di pietre

Cumuli di pietre in natura

In ambiente naturale è frequente trovare cumuli di pietre soprattutto sui ghiaioni dei fiumi: si tratta per lo più di ciotoli riportati dall’acqua durante le piene.

Fino a qualche decina di anni fa era frequente trovarne in ambiente montano in condizioni meno naturali: grossi cumuli di sassi tolti dal terreno per fare spazio a campi e a pascoli.

Questi cumuli, caratteristici dei rispettivi paesaggi, non hanno solo una connotazione geologica o agricola, ma anche naturalistica. Essi custodiscono infatti una grande biodiversità.

Cumuli di pietre custodi di habitat

Gli spazi liberi tra i sassi offrono riparo e rifugio a numerose specie di piccoli animali: insetti, rettili, anfibi, etc… In queste cavità è possibile nascondersi, ripararsi dal freddo, costruire nidi e tane sicure.

L’alternarsi di ambienti caldi e freddi, secchi e umidi, soleggiati e ombreggiati, garantisce una grande varietà di microclimi che rappresentano preziosi habitat.

Diversi tipi di vespe e di api, coleotteri, farfalle e lumache trovano qui ambienti confortevoli ed accoglienti grazie all’accumulo di calore delle pietre.

Anche rettili e anfibi trovano nei cumuli di sassi un rifugio dalle escursioni termiche, un riparo dai predatori e una grande quantità di insetti e di larve di cui nutrirsi.

Muri a secco

I muretti a secco, come i cumuli di pietre, custodiscono gli habitat di tante specie animali in luoghi solitamente poco naturali, come ad esempio i campi coltivati.

La struttura verticale e lineare dei muri a secco di campagna rappresenta una sorta di ponte, una struttura ospitale e sicura che collega ambienti diversi. La verticalità è inoltre importante per le specie arrampicatrici, come ad esempio le lucertole.

Il mantenimento dei muri a secco è quindi importante per preservare i diversi habitat naturali e la biodiversità qui ospitata.