Prove archeologiche e testimonianze di testi storici ci raccontano di foreste di latifoglie a coprire la Pianura Padana fin da tempi antichi; l’analisi toponomastica ne conferma la presenza fino a tempi relativamente recenti.
La foresta planiziale (di pianura) primaria (originaria) che occupava la Bassa Pianura nelle aree tra i fiumi era costituita principalmente da Farnia, Frassino e Carpino Bianco. A queste si aggiungeveno altre specie rustiche locali quali Olmo Campestre, Acero Campestre, Pioppo Nero, Ontano e Salice nelle zone umide, etc…
Lo sfruttamento del legname e la necessità di creare spazio all’agricoltura hanno purtroppo ridotto queste foreste a lembi di bosco nelle aree che non sono state sfruttate a scopo agricolo.
Il Parco del Ticino ospita gli ultimi resti della foresta planiziale che duemila anni fa si estendeva su gran parte della Pianura Padana.
Gli ambienti forestali che caratterizzano l’area protetta della Valle del Ticino sono caratterizzati in particolare da querceti e querco-carpineti ancora ben conservati, affiancati da ontaneti, saliceti, pioppeti, castagneti e pinete a Pino Silvestre. Una grande varietà di specie erbacee ed arbustive completano il paesaggio.
Ma qual è la magia di queste foreste superstiti?
E’ forse nel loro rinnovamento storico? nel fatto che anche dove sono state tagliate siano rinate come le orginali? nella capacità di ospitare varie e numerose specie animali? nel fascino che hanno quei lembi che mai sono stati toccati dall’uomo? o infine nella complessità e ricchezza di questi ambienti?
Particolare fascino ha su di me la vegetazione fluviale, disegnata in successione naturale dal fiume e dalle sue piene, che ogni volta la rinnovano: saliceti ed ontaneti vicino al fiume, boschi di Olmo, Carpino e Farnia più lontano.
Questo ambiente è unico e speciale, perché creato da un fiume che ancora può fare il fiume: libero di divagare nel proprio alveo!
Vi è mai capitato di osservare Ticino in piena? cosa via ha trasmesso la sua maestosa libertà?
Sì, in una piena su Pavia quando ero piccolo…
Mia mamma è di quelle parti e suo zio mi portò a vederla, e mi spiegava che il Po non poteva ricevere tutta quell’acqua, perché a sua volta fermato dall’Adriatico, e di guardare come la corrente risaliva a monte: impressionante.
Sono anni che non torno, troppi…
dovresti!
quando deciderai, ti accompagnerò in giro volentieri!
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