Quando ero giovane (ma ancora adesso, in effetti) uno dei miei personaggi di riferimento era Piero Angela.
Sognavo di laurearmi in Scienze Naturali e di diventare documentarista della Natura: descriverla, viverla e insegnare ad amarla erano le mie aspirazioni.
Poi la professoressa di scienze delle superiori ha convinto la mia famiglia e poi me delle scarse possibilità professionali di questo percorso e ha suggerito la strada dell’Ingegneria Ambientale in alternativa.
Il primo anno ho voluto crederci, ma già al secondo è stato chiaro che la rigidità dell’ingegneria non era affatto adatta a me
Così, come massima ribellione ad un percorso in cui mi sentivo incastrata, ho fatto un grande salto in direzione opposta ed ho iniziato a studiare Filosofia. Questo piano di studi non solo era giusto per me, ma mi ha anche aiutato moltissimo a crescere, a prendere consapevolezza di me e del mondo e infine a comunicare.
E se anche in questo caso gli sbocchi professionali erano limitati, sono riuscita alla fine a trovare un impiego in ufficio.
Ma alla fine di questa storia, riconosco la chiusura del cerchio nella mia attuale professione di Guida Ambientale Escursionistica: descrivo la Natura, la vivo e vi insegno ad amarla.