questa mattina al guado di Mandelli ho notato una lattina che galleggiava nella roggia in verticale; camminando su un tronco schiantato l’ho raggiunta per buttarla via e quando l’ho presa in mano mi sono accorta che c’era dentro un gambero.
non è stato facile farlo uscire, perché era proprio incastrato dentro: come ci sia entrato rimane per me un mistero. alla fine quindi ho aperto la lattina con l’opinel e ho liberato il gambero.
in tutta questa faccenda, ci sono un mucchio di cose storte:
- una lattina di radler che galleggia nella roggia,
- un gambero rosso della Louisiana che vive in una roggia del Ticino,
- io che restituisco la libertà ad un gambero rosso della Louisiana in una roggia del Ticino,
- qualcuno che beve la birra con l’aranciata.
non voglio ora commentare la condotta né i gusti della persona che beve birra con l’aranciata e getta poi la lattina nella roggia, ma vorrei raccontarvi la storia del gambero rosso della Louisiana.
non si sa come questi gamberi siano arrivati dall’America fino nelle acque dei nostri laghi e dei nostri fiumi; fatto sta che hanno infestato laghi, fiumi , lanche e rogge di tutto il Nord Italia. rappresentano una specie aliena molto pericolosa per la biodiversità locale: sono resistenti ed aggressivi; sono molto più grandi e prolifici del gambero di fiume autoctono; sono portatori sani di una malattia letale per i nostri gamberi; sono erbivori, ma in caso di necessità si nutrono anche di larve, girini, insetti, anfibi e pesci.
insomma questa specie di gambero rappresenta la rovina per i gamberi di fiume indigeni, che rischiano l’estinzione, e per interi ecosistemi.
il mio gesto apparentemente eroico di salvare un gambero e rimetterlo in libertà nella roggia è stato quindi in effetti un atto vigliacco, perché non ho avuto coraggio di lasciar morire un animale in realtà dannoso.
nel caso avvistiate qualche gambero rosso in natura, potete segnalarne la presenza tramite questo portale: http://www.gamberialieni.divulgando.eu/.
l’immagine che accompagna il post è presa dal web.